Piazza Maddalena

INFO POINT

Info Point: Piazza Maddalena

Sicilia - prov. di Agrigento - Santo Stefano Quisquina

Info Point: Piazza Maddalena

Sicilia - prov. di Agrigento - Santo Stefano Quisquina
A chi esce dall’antistante Chiesa Madre questa piazza si presenta quasi come la scena di un immaginario teatro sul quale, nella bella stagione, si può vedere la gente ritrovarsi ai tavolini del vicino bar per un gelato o un aperitivo.

Dati del punto

Provincia: Agrigento (AG)
Territorio: Monti Sicani
Latitudine GPS: 37°62'30.4" N
Longitudine GPS: 13°49'05.9" E
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 Raggiungibilità: Molto facile
 Altitudine: 697 s.l.m.

Informazioni utili

Orari di apertura:
Sempre visitabile, di dominio pubblico.
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Tariffe: Totalmente gratuito.

A chi esce dall’antistante Chiesa Madre questa piazza si presenta quasi come la scena di un immaginario teatro sul quale, nella bella stagione, si può vedere la gente ritrovarsi ai tavolini del vicino bar per un gelato o un aperitivo.

Il nome della piazza è dovuto alla Chiesa della Maddalena, distrutta da una frana nel 1898; la Villa Comunale, adiacente alla piazza, fu costruita proprio successivamente a questo evento.

Oggi si può ammirare qui il monumento a Lorenzo Panepinto, maestro elementare e politico socialista dedito alla difesa della classe agricola ed operaia stefanese. Il comune di Santo Stefano Quisquina lo commissionò allo scultore palermitano Giacomo Baragli e lo inaugurò nel 1986 per commemorare l’anniversario della morte dell’illustre concittadino, assassinato nel 1911 davanti casa sua, probabilmente a causa del suo impegno politico.

L’opera è realizzata in marmo bianco di Carrara con immissioni di stucco francese e si rifà allo stile dei futuristi russi di inizio Novecento, come a voler richiamare lo spirito rivoluzionario delle lotte socialiste. Lorenzo Panepinto è rappresentato nell’atto di tenere un’orazione, con la mano sinistra ripresa in negativo e la gamba sinistra appena accennata dagli stucchi. Notevole è la varietà di tecniche impiegate dallo scultore (che si avvalse della collaborazione dello scultore Lo Piccolo): tutto tondo per la testa e il busto, altorilievo per la mano e bassorilievo per una parte della giacca. Prima dell’esecuzione fu preparato un modello in creta di 30 centimetri e successivamente le misure furono riportate sul marmo, a partire dal punto più sporgente, con uno strumento chiamato “crocetta”; infine il marmo in eccesso fu rimosso fino a riprodurre fedelmente il bozzetto. Il blocco di pietra su cui poggia la statua proviene dal monte Quisquina.
La celebre cantante siciliana Rosa Balistreri mise in musica un canto in dialetto siciliano che narra proprio la morte di Lorenzo Panepinto e il grande lutto con cui gli operai e i braccianti agricoli gli rivolsero l’ultimo saluto.