Chiesa di S. Maria del Carmelo

INFO POINT

Info Point: La Chiesa di Santa Maria del Carmelo

Sicilia - prov. di Agrigento - Santo Stefano Quisquina

Info Point: La Chiesa di Santa Maria del Carmelo
Sicilia - prov. di Agrigento - Santo Stefano Quisquina

La Chiesa della Madonna del Carmelo è il centro religioso della parte settentrionale del paese, ma non è solo questo: con la sua sovrapposizione di stili architettonici rappresenta anche la continuità tra la storia antica e quella recente di Santo Stefano Quisquina.

Dati del punto

Provincia: Agrigento (AG)
Territorio: Monti Sicani
Latitudine GPS: 37°62'75.4" N
Longitudine GPS: 13°49'11.4" E
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 Raggiungibilità: Molto facile
 Altitudine: 755 s.l.m.

Informazioni utili

Orari di apertura:
Sempre aperta, visitabile con presenza di parroco o diocesiani.

Sante messe tutti i giorni alle 18:00 - Domenica 09:00 - 19:30

 Telefono parrocchia: 0922 982911
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Tariffe: Ingresso Chiesa gratuito.

La Chiesa della Madonna del Carmelo è il centro religioso della parte settentrionale del paese, ma non è solo questo: con la sua sovrapposizione di stili architettonici rappresenta anche la continuità tra la storia antica e quella recente di Santo Stefano Quisquina.
Le origini di questo luogo di culto sono incerte, ma un documento dei primi del Novecento indica come data presunta di costruzione il 1750; a quell’epoca la chiesa era un semplice edificio a navata unica, con un tetto senza volta, un altare centrale e due laterali. Nel 1950 la chiesa divenne parrocchia, una delle due parrocchie esistenti in paese fino all’istituzione dell’unità pastorale. Già in quegli anni si manifestarono problemi di agibilità e nel 1961 l’edificio crollò, costringendo il parroco dell’epoca ad utilizzare la vicina Chiesa di Sant’Antonio Abate. Nel 1999 infine, dopo due anni di lavori, viene inaugurata la nuova chiesa, tra la commozione della comunità intera.
Del precedente edificio si è conservato soltanto il campanile in pietrame arenario e calcareo, costruito secondo uno stile molto semplice: a pianta quadrata, è alleggerito da finestre con archi a tutto sesto, dalle quali si può vedere la campana centrale; un supporto in ferro la sorregge scaricando il peso su due grosse travi di legno appoggiate alla struttura, munita di tiranti in acciaio. L’attuale luogo di culto è invece una struttura imponente in stile moderno, costruita in cemento armato con un sistema a telaio con tamponamenti in mattoni rossi. L’interno, molto alto, luminoso e spazioso, presenta un’unica navata, quasi totalmente occupata dai banchi per l’assemblea. Su un lato dell’aula si trova l’altare, al di sotto del quale sono conservate le reliquie di San Dionigi. A sinistra dell’altare troviamo l’ambone e il tabernacolo, mentre alla destra si può vedere il fonte battesimale in pietra pregiata, proveniente dalla vecchia chiesa. Altro elemento recuperato dal precedente edificio è la campana che si trova all’ingresso della sacrestia. In sacrestia è conservata una tela dei fratelli Manno dipinta su entrambi i lati: da una parte troviamo Santa Rosalia che fugge le vanità del mondo e dall’altra L’epigrafe.
La chiesa ospita anche altre opere d’arte: le due statue lignee del Settecento raffiguranti la Madonna del Carmine e Santa Lucia, di autore ignoto; i dipinti La Santissima Trinità, di autore ignoto, La Veronica e L’annunciazione, di Federico Panepinto e un prezioso crocifisso ligneo del Cinquecento. Menzione a parte merita l’enorme tela L’albero della vita, che si trova dietro l’altare: rappresenta un Crocifisso da cui si dipartono dei rami, sui quali stanno genuflessi i dodici santi ausiliatori secondo la tradizione della Chiesa Cattolica. In basso troviamo anche San Giuseppe, Maria Addolorata e San Domenico di Guzman; negli angoli sono rappresentati l’autore del quadro e il committente. Accanto all’ingresso principale della chiesa, sopraelevato rispetto al piano della strada da alcuni gradini, troviamo anche un’acquasantiera in marmo di Carrara. Le pareti della chiesa sono poi scandite dalle vetrate che rappresentano, in forma di mosaico, i momenti più importanti della vita di Gesù. La devozione alla Madonna del Carmelo è antichissima e affonda le sue radici nel Monte Carmelo, in Palestina, e nella vita del profeta Elia. Nel Duecento la Madonna apparve a San Simone Stock su questo monte consegnandogli lo scapolare come segno della sua protezione; questo scapolare ancora oggi viene consegnato a chi ne fa richiesta, dopo un periodo di preparazione spirituale, durante la festa celebrata il 16 luglio, molto sentita dall’intera comunità del paese.